
Area Marina Protetta
Capo Caccia-Isola Piana


La zonazione dell' Area Marina Protetta
L'Area Marina Protetta (AMP) Capo Caccia – Isola Piana si estende per 2.631 ettari di mare e interessa circa 36 chilometri di costa. L'area è stata suddivisa in 3 tipologie ognuna con diversi gradi di tutela, allo scopo di garantire il massimo equilibrio tra fruibilità e preservazione degli ecosistemi, regolamentando le attività antropiche in modo da rendere sostenibile l'impatto delle attività umane sull'ambiente. Economia e tutela ambientale trovano in questo spazio, la giusta dimensione. Clicca sulla cartina per scoprire quali sono le regole in vigore nell'area marina protetta.
L'Area Marina Protetta di Capo Caccia e Isola Piana
L'Area Marina Protetta Capo Caccia e Isola Piana nasce nel 2002 e ricade interamente nel territorio comunale di Alghero, dal 2009 è Riconosciuta come area specialmente protetta di interesse mediterraneo. Originariamente il progetto di tutela comprendeva la zona di Capo Caccia e dell’Isola Piana e solo successivamente sono state aggiunte le zone della baia di Porto Conte ed il promontorio di Punta Giglio fino a Capo Galera .
Flora e Fauna dell'Area Marina Protetta

Gli oltre duemila e cinquecento ettari tra mare, falesie rocciose e coste basse e sabbiose che costituiscono l’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana racchiudono un vero e proprio scrigno di biodiversità, per l’elevato numero di habitat e specie di elevato interesse conservazionistico che vi si trovano.
Grotte dell'Area Marina Protetta
Le scogliere dell’Area Marina Protetta sono caratterizzate, in gran parte, da rocce originarie del periodo Cretaceo. Questi enormi massicci calcarei che precipitano nel mare con imponenti pareti ospitano numerose grotte sommerse.
Tra le grotte più famose vi è la grotta di Nettuno, raggiungibile sia da terra, grazie a 648 gradini della Escala del Cabiròl, sia dal mare, per mezzo di servizi navetta attivi dal porto di Alghero. L’interno, visitabile per circa 500 metri, ospita un lago con acque cristalline ed enormi formazioni stalattitiche.
Molto nota anche la Grotta di Nereo, ritenuta la grotta sommersa tra le più spettacolari del Mediterraneo: in immersione si entra generalmente da un ingresso a 35 metri di profondità e si esce da diverse apertura collocate tra i 15 e 10 metri metri dopo un percorso tra gallerie e camere che si susseguono per uno sviluppo complessivo di circa 500 metri.

La Convenzione di Rio nell’Area Marina Protetta

La Direzione per la protezione della natura e del mare del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è impegnata nell'attuazione della Convenzione sulla diversità biologica firmata a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992, successivamente ratificata dall'Italia con legge 14 febbraio 1994, n. 124. L’articolo 8 della Convenzione di Rio de Janeiro sottolinea l’importanza di promuove la protezione degli ecosistemi, degli habitat naturali e del mantenimento delle popolazioni vitali di specie negli ambienti naturali, mentre l’articolo 13 richiama alla necessità di promuovere e incoraggiare la percezione di quanto siano importanti la conservazione della diversità biologica e le misure necessarie a tal fine mediante divulgazione.